Cresciuta in una delle grandi firme della biotecnologia in Italia, Genextra, la primogenita di Draghi ha fondato la scorsa primavera il gruppo Xgen partners di cui ha il 30% del capitale insieme a Daniele Timothy Scarinci (30%) e Paolo Fundarò (40%).
Con la società nel giugno scorso è stata fondata anche la Xgen sgr (le quote sono le stesse) in attesa delle autorizzazioni ad operare, alla cui presidenza è stato chiamato Carlo Marchetti, che è anche consigliere di amministrazione della Fc Internazionale Milano (la squadra di calcio Inter) e della Colussi. E insieme hanno progettato il lancio del fondo Life science che secondo verbale del consiglio amministrativo del 5 agosto scorso della sgr, avrà “una politica di investimento focalizzata su start-up e Pmi innovative ad alto contenuto tecnologico e/o in grado di definire nuove tecnologie, categorie e/o evoluzioni di prodotto nel settore life science, con particolare focus sulle imprese impegnate nello sviluppo e nella commercializzazione di nuove terapie, farmaci, dispositivi medici, applicativi diagnostici e soluzioni nel campo digital healthcare”.
Il Fondo quindi investirà nel farmaceutico e para-farmaceutico oltre che nel settore biotecnologico, settori che sono ritenuti di vitale importanza anche dal governo presieduto da papà. Bisognerà stare attenti ai possibili conflitti di interesse sempre in agguato, tanto più che la nuova avventura finanziaria è stata decisa dopo lo sbarco di superMario a palazzo Chigi.